1735 m alla Malga Lòsch (Agnèr)

La cucina è il cuore pulsante del Rifugio

Il cuoco e i suoi collaboratori esprimono la loro fantasia e dedizione creando piatti che saziano e…viziano. Anche se spazi di lavoro e accessibilità delle materie prime sono difficoltosi, l’impegno è massimo per offrire la migliore qualità”

La cucina del rifugio propone un menu legato alla tradizione culinaria bellunese: piatti semplici e gustosi realizzati con materie prime del territorio locale.

Vengono proposte pietanze a base di pasta fresca, canederli o gnocchi, selvaggina, funghi, salumi locali, formaggi provenienti direttamente dalle malghe, ortaggi di stagione.

Zuppe, creme e minestroni (e non solo) soddisfano le esigenze dei clienti vegetariani.

I piatti del rifugio vengono accompagnati da una lista di vini del nord-est italiano, selezionati tra le eccellenze del territorio.

Gli amanti della birra non resteranno “a bocca asciutta”, potendo scegliere fra un assortimento di fresche birre alla spina locali e ricercate birre in bottiglia artigianali.

Pernottamento

Il rifugio dispone di 2 camerate (10 e 12 posti letto) e 2 camerette con 4 posti letto, per un totale di 30 letti.

Sono disponibili 4 servizi igienici al piano delle stanze, 2 dei quali provvisti di doccia con acqua calda (a pagamento). Ulteriori servizi offerti dal rifugio alla clientela che pernotta sono:

  • assortimento di ciabatte
  • wi-fi
  • terrazza con sdraio

100 anni di Storia

Il Rifugio deve il suo nome all’originario proprietario, il pittore veneziano Enrico Scarpa ed all’ing. Ohannes Gurekian che qui si conobbero, legati dalla grande passione per la montagna.

Enrico Scarpa (1891-1935), il 12 settembre 1912, rese agibile lo chalet utilizzandolo come studio privato e dedicandolo alla figlia, nata dal matrimonio con la nobildonna Itala Teresa Casari. Alla morte del padre la figlia trasformò lo chalet in un primo rifugio, ristoro, per escursionisti.

L’ing. Gurekian, viceversa, scampato al genocidio degli Armeni, a seguito di un periodo di studio ad Asolo (TV), trovò ospitalità a Frassenè Agordino ed in breve tempo se ne innamorò. Qui vi fondò la prima Pro Loco d’Italia e successivamente divenne presidente della sezione CAI di Agordo progettando le opere alpine ai rifugi Carestiato, Duran nonché la ristrutturazione ed ampliamento del Rifugio Scarpa.

Negli anni sessanta divenne di proprietà della sezione del CAI di Agordo che lo adattò a rifugio a seguito di idonei e successivi interventi di adeguamento ed ampliamento.

Gestione

Dall’estate 2018 il rifugio è gestito dalla Guida Alpina Marco Bergamo assime alla compagna Paula.

Siamo giovani amanti della montagna, stimolati dal forte desiderio di gestire un rifugio in uno dei posti più incantevoli delle Dolomiti. Vorremmo contribuire, nel nostro piccolo, a sostenere l’economia locale e a far conoscere questi paesaggi a chi non li ha mai visti prima e a farli apprezzare ancora di più a coloro che li vivono da sempre.

Il nostro vuole essere un rifugio “vero”, luogo di incontro, transito e riposo, di storie raccontate attorno al larìn e accoglienza da parte di gente che in montagna ci va tutti i giorni dell’anno: Marco, esperta guida alpina UIAGM e profondo conoscitore del territorio agordino, è colui che ha creduto appassionatamente in questo progetto, offrendo la possibilità alla nostra piccola famiglia (assieme al cane Scott e la gatta Frida) di vivere pienamente questa meravigliosa possibilità.

Vogliamo offrire il massimo servizio ricettivo e la migliore cura possibile. Sempre con silenzio e rispetto dell’ambiente naturale che ci circonda. Perché crediamo in un turismo sincero, basato sul rispetto dell’ambiente, la connessione con la natura e la crescita della persona.

Località

Rifugio Scarpa
Malga Losch
Frassené
32020 Voltago Agordino (BL)
Telefono +39 331 315 2963
Email info@rifugioscarpa.com

Come arrivare

Il Rifugio Scarpa è accessibile tramite rete sentieristica sempre ben segnalata e manutenzionata. In relazione a quanto ci si voglia impegnare, si può decidere di partire da diverse località della Valle Sarzana (comune di Voltago Agordino).

Nel periodo invernale l’accesso più consigliabile è seguendo la strada sterrata di servizio al rifugio (segnavia CAI 771) con partenza dal paese di Frassenè.

Attenzione

Dopo la tempesta Vaia del 2018 alcuni sentieri non sono percorribili, attenersi alle indicazioni (Semaforo verde).

La seggiovia non è attiva.